Il Ministero dell’Economia ha collocato sul mercato una parte della sua partecipazione in Monte dei Paschi di Siena incassando circa 920 milioni di euro, una mossa che può far ripartire il risiko bancario
Partenza in forte calo per il titolo Mps, che arriva a perdere il 5% nelle prime battute dopo la mossa del Mef con il prezzo del titolo che si allinea a quello della cessione decisa dal governo (2,92 euro). Male anche gli altri titoli bancari, che portano il Ftse Mib sotto la parità. Deboli anche gli altri listini europei.
A Piazza Affari occhi puntati sul titolo Monte dei Paschi di Siena dopo la mossa del governo, che ha collocato il 25% di Mps sul mercato attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini, scendendo così dal 64,2% al 39,2%. L’operazione lampo di privatizzazione, affidata a un consorzio costituito da Bank of America, Jefferies e Ubs, ha portato nelle casse pubbliche circa 920 milioni di euro e riapre lo scenario di un risiko nel settore bancario.
Restando in tema Mef, questa sera è atteso il giudizio della Commissione europea sulla legge di Bilancio dell’Italia.
Nella giornata di oggi i mercati seguiranno l’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde, in programma alle 17 a Berlino, che sarà seguito dai discorsi di altri membri del board della Banca centrale europea. Sempre oggi, in serata, è prevista la pubblicazione dei verbali della riunione di novembre del Fomc della Federal Reserve, che sembra ormai avviata verso una pausa nei rialzi dei tassi dopo il calo dell’inflazione.
Sul mercato valutario, l’euro allunga a 1,0961 dollari (da 1,0943 ieri in chiusura). Sul fronte energetico, gas piatto a 46,1 euro al MWh (+0,6%) e petrolio Brent a 81,7 dollari (-0,8 per cento).
Fonte:www.financialounge.com