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Btp: tassi alti più a lungo, l’effetto Fed spinge il rendimento oltre il 4,5%

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Btp torna a salire dopo aver chiuso ieri in calo dell’1,70%

 

Il rendimento del Btp a 10 anni torna a salire nella mattinata del 21 settembre, superando la soglia del 4,5% dal 4,45% della vigilia e avvicinandosi al picco degli ultimi 6 mesi, pari al 4,52% raggiunto il 19 settembre scorso.

Il tentativo di rimbalzo arriva dopo la decisione dopo l’annuncio di una pausa nel rialzo dei tassi di interesse Usa. Al termine della riunione del 20 settembre, il Federal Open Market Committee della Banca centrale americana ha deciso di mettere in pausa i rialzi dei tassi d’interesse, lasciandoli invariati fra il 5,25% e il 5,50%.

Ma il rialzo del Btp è soprattutto frutto del discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha preannunciato l’elevata possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi da qui a fine anno. Inoltre, vista la forza dell’economia statunitense, il governatore ha sottolineato che sarà necessario mantenere i tassi alti più a lungo, prima di poter mollare la presa.

L’attenzione adesso si sposta sulla prossima riunione della Bce, in seguito alla quale il mercato prevede con il 90% di probabilità che i costi di finanziamento rimarranno stabili.

Intanto, l’effetto stretta monetaria si fa sentire anche in Germania, dove il 21 settembre mentre si scrive il Bund tedesco a 10 anni è a 2,73, in crescita dell’1,2% rispetto al 2,70 della vigilia. Contemporaneamente, a metà seduta è in aumento lo spread tra Btp e Bund, sopra quota 177 rispetto ai 172 della chiusura precedente.

 

 

Fonte:www.investing.com