Il termine per giungere a patti era il 29 agosto e proprio in questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha accolto la proposta avanzata dai legali della casa editrice di saldare il debito fiscale di circa un milione e mezzo di euro in totale, con una rateizzazione in 10 anni.
L’accordo, secondo quanto scritto dal Sole 24 Ore che fa riferimento a fonti qualificate, è stato ritoccato rispetto alla istanza originaria. Le integrazioni, al vaglio del giudice fallimentare che sta trattando la richiesta di ristrutturazione del debito avanzata da Visibilia, riguarderebbero una serie di condizioni e richieste di garanzie avanzate dalla stessa Agenzia.
Intanto, la Consob ha rivelato i dati di internal dealing e azionariato della società per fare chiarezza sull’evoluzione dell’azionariato durante l’ultimo anno e le operazioni di internal dealing effettuate da Luca Giuseppe Reale Ruffino, il presidente e amministratore delegato della società, subentrato il 18 ottobre 2022 alla Santanchè, e morto suicida il 5 agosto scorso.
Dall’operazione trasparenza emerge come al 17 luglio Ruffino detenesse il 21,31% di Visibilia Editore, con una quantità cumulata con Seif del 71,33 per cento. Un anno fa, invece, a settembre 2022, le quote detenute erano pari a solo l’1,7%, andando man mano a crescere. Le operazioni di acquisto a giugno e luglio 2023 sono state intense, ogni giorno sono stati effettuati scambi per un controvalore complessivamente di oltre 335mila euro e la Consob, effettuando la sua attività di vigilanza, si è accorta che erano state tutte omesse dalla comunicazione.
Adesso, la decisione del fisco alleggerisce la posizione della Santanchè scongiurando il fallimento di Visibilia e sollevando il ministro dal rischio di un processo per bancarotta, che le sarebbe toccato in quanto ex amministratrice della casa editrice.
Fonte:www.euronews.com