
Il titolo Generali guadagna oltre il 4% dopo l’ok dell’Ivass a Delfin per salire fino al 20%. Piazza Affari apre in rialzo dopo aver chiuso il miglior semestre dal 2008 con un guadagno del 19%
Avvio in positivo per il Ftse Mib di Piazza Affari (+0,6%) nella prima seduta della settimana. In verde anche le altre piazze europee, con Parigi e Francoforte che guadagnano lo 0,2%.
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso il primo semestre con un rialzo del 19%, superando i 28mila punti, raggiungendo i massimi dal 2008 e smentendo, così, le voci di un possibile mercato ribassista che avrebbe dovuto seguire la recessione pronosticata da molti analisti. I primi sei mesi del 2023 sono stati positivi anche per le altre Borse europee e per i listini americani, in particolare per il Nasdaq che, con un rialzo del 31,7%, ha registrato il miglior primo semestre dal 1983.
Rimanendo a Piazza Affari, oggi occhi puntati sul titolo Generali (che apre in rialzo del 4,8%) dopo il via libera da parte dell’Ivass (l’istituto che vigila sulle assicurazioni) alla Delfin della famiglia Del Vecchio per salire sopra il 10% (e fino al 20%) di Generali. La richiesta era stata presentata lo scorso 17 aprile, quando la holding della famiglia Del Vecchio aveva superato involontariamente la soglia a causa del riacquisto di azioni proprie da parte della compagnia assicurativa. La partita di Generali si intreccia con quella di Mediobanca, visto che Delfin ne è il primo azionista con il 19,8% e Mediobanca detiene a sua volta il 13,1% del Leone.
Sul fronte geopolitico, Janet Yellen, segretario al Tesoro Usa, sarà in Cina dal 6 al 9 luglio. Yellen incontrerà alti funzionari cinesi e, al momento, non è previsto un incontro con il presidente cinese Xi Jinping.
Sul fronte materie prime, il petrolio è in leggero calo, con i contratti del Wti scadenza agosto che cedono lo 0,4% a 70,36 dollari al barile e quelli del Brent settembre lo 0,33% a 75,17 dollari. In rialzo i contratti del gas scadenza agosto scambiati ad Amsterdam: dopo una prima posizione a 37,5 euro al megawattora, salgono del 4,3% a 38,7 euro. Sul valutario l’euro resta sotto quota 1,09 dollari e passa di mano a 1,0889 (da 1,08 venerdì) e vale 157,557 yen (da 157,16). Il cambio dollaro/yen è a 144,67. Bitcoin a quota 30.600 dollari.
Fonte:www.financialounge.com