Le cinque cose da seguire sui mercati questa settimana: dati Usa, mercato azionario, banche centrali, zona euro e previsioni economiche globali della Banca Mondiale e dell’OCSE
Il primo evento da seguire questa settimana riguarda i dati Usa. L’indice PMI dei servizi dell’ISM uscirà lunedì e si prevede che indicherà un tasso di espansione ancora solido, in contrasto con il report PMI manifatturiero che a maggio si è contratto per il settimo mese consecutivo. Altri dati attesi sono i dati commerciali di mercoledì e le richieste iniziali di disoccupazione di giovedì.
Secondo evento: guadagni del mercato azionario. L’indice Nasdaq 100 ha guadagnato finora il 33% nel 2023, mentre l’S&P 500 è salito dell’11,5% su base annua e attualmente si trova ai massimi da 10 mesi. Il peso combinato di cinque titoli (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon e Nvidia) rappresenta ora il 25% del valore di mercato dell’S&P 500, e il fermento per i progressi dell’intelligenza artificiale alimenta le speranze di significativi guadagni futuri.
Il terzo evento riguarda le decisioni delle banche centrali. Prima dell’imminente riunione della Fed, questa settimana si terranno le riunioni politiche della Banca Centrale d’Australia e della Bank of Canada, i cui funzionari sono alle prese con un’inflazione ancora persistente.
Il quarto evento riguarda la zona euro. Nell’eurozona i dati di lunedì mostreranno l’andamento dell’economia tedesca all’inizio del secondo trimestre, con i dati sul commercio, sugli ordinativi alle fabbriche e sulla produzione industriale, dopo che la scorsa settimana è emerso che l’economia più grande del blocco è scivolata in recessione nel primo trimestre. Martedì la Bce pubblicherà i risultati del sondaggio sulle aspettative dei consumatori, che mostrerà se le aspettative di inflazione si stanno consolidando.
Infine, le previsioni economiche globali della Banca Mondiale e dell’OCSE: martedì la Banca Mondiale renderà note le sue ultime proiezioni sulla crescita globale, seguita il giorno dopo dall’OCSE con le sue previsioni.
Fonte:www.investing.com