Bank of America e Ubs hanno tagliato le proprie aspettative sui tassi terminali della Fed dopo che l’istituto centrale Usa ha lasciato intravedere una pausa nella stretta monetaria a causa delle recenti turbolenze del settore bancario
Attualmente, i tassi Fed, dopo il rialzo da 25 punti base varato ieri sera, sono compresi nel range 4,75-5%.
Sebbene la decisione della Fed fosse prevista dalla maggior parte degli investitori, una minoranza si aspettava una pausa nei rialzi dopo il crollo di Svb e Signature Bank e gli scossoni di Credit Suisse.
Secondo gli analisti di BofA, il successivo inasprimento delle condizioni di finanziamento potrebbe sostituire di fatto ulteriori aumenti del costo del denaro.
BofA e Ubs non si aspettano più un rialzo dei tassi a giugno e vedono il picco dei Fed fund rispettivamente a 5-5,25% e a 5,25-5,5%.
Goldman Sachs, che si aspettava una pausa dalla Fed ieri, ha lasciato invariata la propria previsione per i tassi terminali a 5,25-5,5%, ma ora vede il picco dei tassi a giugno anziché a luglio.
Stando a quanto dichiarato ieri dal governatore Jerome Powell, la crisi del settore bancario potrebbe innescare un “credit crunch” con ricadute significative per l’economia.
I mercati monetari, se prezzavano un tasso terminale prossimo al 6% entro settembre soltanto a inizio marzo, ora lo indicano a 4,9% entro maggio.
Fonte:www.reuters.com