Alla base della rivendicazione dell’attacco, gli hacker hanno citato la posizione dell’Italia sulla guerra in Ucraina. Colpiti i siti del governo, della Camera dei deputati e del ministero dei trasporti
Una nuova ondata di attacchi informatici degli hacker filorussi a siti italiani.
Tra i siti colpiti, oltre a quello del governo e della Camera dei deputati, vi sono anche quelli del ministero dei Trasporti, dell’Autorità regolatrice dei trasporti e dell’Atac. In mattinata, infatti, il sito internet dell’Atac, l’azienda del trasporto pubblico di Roma, non è stato raggiungibile, coi servizi di biglietteria offline nelle sedi. Sono stati dichiarati operativi, invece, i sistemi di gestione della rete e le macchinette che emettono biglietti nelle stazioni.
La polizia sta intervenendo in supporto e al momento i sistemi stanno tenendo.
Il gruppo hacker rivendica l’azione sul suo canale Telegram, citando i venti militari ucraini addestrati in Italia sul sistema antimissile Samp-T e le parole, di ieri, della premier Giorgia Meloni, secondo cui non ci sarebbero le condizioni per avviare negoziati sull’Ucraina.
Fonte:www.financialounge.com