La Corea del Nord ha lanciato altri due missili balistici al largo della sua costa orientale, con l’influente sorella del leader Kim Jong Un che ha affermato che l’uso del Pacifico come “poligono di tiro” da parte di Pyongyang dipenderà dal comportamento delle forze statunitensi
Il lancio arriva appena due giorni dopo che la Corea del Nord ha sparato un missile balistico intercontinentale al largo della costa occidentale del Giappone, spingendo gli Stati Uniti a organizzare separatamente esercitazioni aeree congiunte con la Corea del Sud e con il Giappone ieri.
I media statali della Corea del Nord hanno confermato di aver sparato due proiettili da un lanciarazzi multiplo, puntando su obiettivi distanti rispettivamente 395 km e 337 km.
“Il lanciarazzi multiplo da 600 mm mobilitato nel tiro (…) è uno strumento di arma nucleare tattica”, in grado di “paralizzare” un aeroporto nemico, ha riferito l’agenzia di stampa statale Kcna.
Il ministero della Difesa giapponese ha dichiarato che i due missili, lanciati intorno alle 23,00 locali, hanno raggiunto un’altitudine massima di circa 100 km e 50 km e sono caduti al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone.
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha fatto sapere di aver richiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere dei test e l’agenzia di stampa Jiji ha detto che la riunione è stata fissata per stasera alle ore 21,00 italiane.
Ma sembra improbabile la prospettiva di un nuovo ciclo di sanzioni dell’Onu, visti i precedenti veti di Russia e Cina nel contesto della crisi ucraina e della faida sino-statunitense sui palloni aerostatici cinesi rinvenuti nei cieli americani.
Fonte:www.financialounge.com