Home Dal mondo Borse europee positive, attesa per l’inflazione in Italia dopo il calo in...

Borse europee positive, attesa per l’inflazione in Italia dopo il calo in Germania

23
Financial Data

In giornata i dati sull’inflazione italiana ed europea potrebbero rafforzare i segnali di rallentamento arrivati da Germania e Francia. Attesa anche per il discorso di Jerome Powell

 

Partenza in rialzo per i listini europei: Piazza Affari guadagna lo 0,6% spinta anche dal rialzo di Tim (+1%) sugli sviluppi relativi alla rete unica; positivi anche gli altri listini europei con Francoforte e Parigi sostenuti dalle notizie confortanti arrivate sul fronte inflazione.

Grande attesa oggi per il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che arriverà nel pomeriggio.

Nella giornata di ieri è arrivato un sospiro di sollievo per il calo dell’inflazione registrato in Germania e in Spagna, che fa ben sperare in attesa dei dati relativi a Italia ed Eurozona in arrivo oggi. A novembre l’inflazione in Francia è risultata stabile a +6,2% su base annua e +0,4% rispetto al mese precedente.

In Asia l’indice Nikkei 225 di Tokyo registra un calo dello 0,21%. Bene la Borsa di Hong Kong (+2,4%), mentre Shanghai chiude poco sopra la parità. In Cina l’attenzione è concentrata sull’andamento del Covid e sulle proteste nelle città colpite dai lockdown, oltre che sul discorso del numero uno della Fed. Intanto il Pmi manifatturiero è sceso ai minimi degli ultimi 7 mesi. Sempre sulla Cina, da registrare i dubbi sulla crescita rilanciati da Kristalina Georgieva, capo del Fondo monetario internazionale.

Oggi dagli Usa verranno resi noti i dati sul mercato del lavoro di novembre stimati da Adp che preannunciano quelli ufficiali che verranno diffusi venerdì. Inoltre, è prevista la seconda lettura del Pil del terzo trimestre, oltre che l’indice Pmi Chicago per novembre, il rapporto Jolts sulle offerte di posti di lavoro per ottobre, il deficit della bilancia commerciale per ottobre (preliminare), i compromessi delle case per ottobre e le scorte settimanali di petrolio.

Sul fronte dei cambi, l’euro è fermo a 1,0353 dollari. Il petrolio sale: il Wti guadagna mezzo punto percentuale, raggiungendo 78,61 dollari al barile. Infine, è in calo il valore del gas: il contratto di gennaio si attesta a 134 euro al megawattora.

 

 

Fonte:www.financialounge.com