L’economia italiana si è probabilmente contratta nel terzo trimestre e continuerà a contrarsi nei due trimestri successivi, secondo le ultime previsioni del Tesoro
Le previsioni indicano che la terza economia della zona euro, colpita dall’impennata dei costi energetici e da un’inflazione record, si sta dirigendo verso una recessione tecnica, definita dagli economisti come due trimestri consecutivi di calo del prodotto interno lordo.
L’economia ha retto meglio del previsto nella prima metà dell’anno e il Pil è aumentato dell’1,1% nel secondo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, ma secondo il Documento di Economia e Finanza (Def) del Tesoro, pubblicato venerdì sera, la recessione è già iniziata.
Le proiezioni prospettano una cupa eredità per Giorgia Meloni, che dovrebbe essere nominata premier questo mese dopo aver guidato la coalizione di destra alla vittoria alle elezioni del 25 settembre.
Il Def stima letture del Pil “leggermente negative” sia nel terzo che nel quarto trimestre, appesantite dalla contrazione del settore industriale.
Secondo il documento, per il primo trimestre del prossimo anno si prevede un ulteriore calo del Pil, seguito da una ripresa a partire dal secondo trimestre.
Il documento prevede che la ripresa sarà guidata da un aumento della domanda internazionale, da un calo dei prezzi del gas e da un crescente contributo al Pil da parte dei fondi dell’Unione europea per la ripresa dalla pandemia e delle riforme che l’Italia attua in cambio di tali fondi.
Il Def, i cui numeri principali sono stati diffusi la scorsa settimana prima della pubblicazione del documento completo, ha tagliato le previsioni di crescita del Pil per l’intero anno prossimo allo 0,6% rispetto alla proiezione del 2,4% fatta in aprile.
Fonte:www.euronews.com