Avvio di settimana difficile sui mercati azionari alle prese con i timori di un’escalation del conflitto Russia-Ucraina, con gli investitori che restano quindi molto cauti in tutta Europa anche alla luce dei deboli dati Pmi sulla manifattura
“I mercati sono deboli, preoccupa ancora il rischio di una recrudescenza del conflitto in corso in Ucraina con l’accenno all’atomica. Il solo dirlo fa impressione. Le strategie non sono ancora bene impostate”, osserva un trader.
Prese di profitto su Banca Generali (BIT:GASI) (-4,5%) e, in misura minore, sulla controllante Generali (-1,4%) e su Mediobanca (BIT:MDBI) (-0,65%), dopo il balzo di venerdì alimentato dalle indiscrezioni secondo cui la compagnia triestina starebbe valutando di cedere a Piazzetta Cuccia la società di asset management per finanziare un’acquisizione negli Stati Uniti. “La mancanza di conferme nel fine settimane su questa ipotesi di operazione lascia spazio a qualche dubbio e quindi i titoli coinvolti ritracciano a causa delle prese di profitto”, osserva un trader.
Le banche, dopo un avvio in forte calo, recuperano qualche posizione dai minimi. Nel risparmio gestito ritraccia Banca Mediolanum (BIT:BMED) (-1,1%) dopo il balzo di venerdì; tra le banche principali Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) perde l’1,6% e Unicredit (BIT:CRDI) l’1,1%.
Fonte:www.reuters.com