L’EUR/USD si sta scontrando attualmente con l’area di resistenza di 1,0100, dopo aver rimbalzato dai minimi in 20 anni toccati la scorsa settimana a $0,9863
L’euro sta infatti beneficiando delle crescenti aspettative di un continuo rialzo dei tassi della BCE, dopo l’aumentato record di 75 punti base deciso nella riunione della scora settimana. Leggi anche: BCE decide per rialzo jumbo da 75 punti base. E’ il primo nella storia della banca
Un altro fattore positivo per l’euro è il calo dei prezzi energetici e in particolar modo del gas, con ICE Dutch TTF Natural Gas Futures sceso sotto i 200 euro per MWh nonostante Austria e germania abbiano detto no al tetto dei prezzi sul gas proposto da molti Stati membri nel vertice di venerdì a Bruxelles.
L’attenzione principale di questa settimana sarà rivolta agli Stati Uniti, con la pubblicazione martedì dei dati sull’inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti che dovrebbero dettare in gran parte la traiettoria a breve termine del biglietto verde.
I mercati prevedono un ulteriore calo dell’inflazione rispetto ai massimi registrati all’inizio dell’anno, soprattutto grazie alla riduzione dei prezzi del carburante. Tuttavia, si prevede che l’inflazione sia ancora ben al di sopra dell’obiettivo annuale del 2% fissato dalla Federal Reserve.
La banca centrale ha ripetutamente indicato che continuerà ad alzare bruscamente i tassi di interesse fino a quando l’inflazione non mostrerà chiari segni di raggiungimento del suo obiettivo, con i mercati dei derivati (fed funds future) che prevedono un rialzo di 75 punti base nella prossima riunione della Fed con il 90% di probabilità.
Fonte:www.euronews.com