Alla vigilia dell’assemblea degli azionisti prevista per il 15 settembre, il destino dell’aumento di capitale iperdiluitivo di Monte dei Paschi (BIT:BMPS) è sempre più incerto
Dopo l’ok della BCE al progetto, la politica fa marcia indietro sul capital increase da 2,5 miliardi proposto dall’Ad Lovaglio inserito all’interno del piano strategico al 2026 nel quale è previsto il ritorno all’utile, l’uscita di 4000 dipendenti e la privatizzazione dell’istituto.
“È un momento difficile ed è meglio aspettare il nuovo governo”, ha affermato in un’intervista a Bloomberg Maurizio, coordinatore dell’ufficio economia e finanza del partito guidato da Giorgia Meloni.
“Quella del Monte dei Paschi è un’operazione importante, che deve tutelare sia i posti di lavoro sia un asset strategico per l’economia italiana”, ha affermato Leo. Per questo, ha aggiunto, “dobbiamo rimandare la decisione sull’aumento di capitale”.
E con Fratelli d’Italia che, secondo gli ultimi sondaggi, è dato oltre il 25% delle preferenze, è possibile che con il nuovo governo il dossier Mps possa subire un’ulteriore svolta lontana però dalla strada pensata dal governo Draghi e dal ministro Franco.
Intanto, secondo riportato da Reuters, la partner Anima Holding (BIT:ANIM) potrebbe partecipare con 150-250 milioni di euro in un aucap che si prevede in due fasi: prima con gli 1,6 miliardi messi dal Mef, poi con gli altri 900 milioni che verranno raccolti dal mercato.
Fonte:www.euronews.com