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Invesco, la retorica da falco della Fed può ancora ruotare su posizioni concilianti

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Kristina Hooper di Invesco trae conforto dal fatto che la Fed rimane impegnata a essere dipendente dai dati. Tuttavia, questo approccio non esclude che Powell possa optare per una politica monetaria meno restrittiva

 

Nel suo discorso al simposio a Jackson Hole Powell, in meno di 10 minuti, ha provocato preoccupazione in molti investitori in tutto il mondo in vista della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) di settembre.

“Come mi aspettavo, Powell è stato molto aggressivo. Ha parlato duro, ribadendo il messaggio che abbassare l’inflazione si tradurrà in significativi impatti economici. Ha fatto capire che la Fed è disposta a tutto per combattere il carovita e sta adottando misure energiche e rapide per moderare la domanda in modo che si allinei meglio con l’offerta e per mantenere ancorate le aspettative di inflazione. Continuerà a farlo fino a quando non sarà sicuro del risultato e manterrà tassi più alti per un po’ di tempo”, fa sapere Kristina Hooper, Chief Global Market Strategist di Invesco.

Nonostante la reazione iniziale del mercato, la manager non è preoccupata per le dichiarazioni di Powell: secondo Hooper, la Fed deve tenere il passo con la sua retorica da falco per continuare a esercitare pressioni al ribasso sulle aspettative di inflazione.

Secondo la Chief Global Market Strategist di Invesco, diversi indizi fanno pensare che a settembre la Fed possa ruotare leggermente verso un aumento meno aggressivo di 50 punti base. Il primo indizio proviene dalla pubblicazione del sondaggio sui consumatori dell’Università del Michigan, che ha mostrato che le aspettative di inflazione dei consumatori si stanno ancorando meglio a breve e a lungo termine.

Un secondo indizio, secondo la manager, è da ricercarsi nell’indice dei responsabili degli acquisti di S&P Services. Secondo la Hooper, questi dati dovrebbero aumentare la probabilità che la Fed ruoti su una posizione meno aggressiva, aumentando i tassi di 50 punti base a settembre per poi seguire un percorso più morbido, con alcuni ulteriori aumenti di 25 punti base prima di finire la stretta monetaria.

Per quanto riguarda invece il pessimismo sulla Cina, negli ultimi giorni la situazione sembra essere cambiata. Pechino ha annunciato una serie di misure di sostegno alla crescita durante la recente riunione del Consiglio di Stato, con più di 1.000 miliardi di yuan di finanziamenti, in particolare per investimenti infrastrutturali.

 

 

Fonte:www.financialounge.com