L’EUR/USD ha avuto un inizio di settimana difficile, scendendo ulteriormente lunedì mattina fino a un minimo di 0,9877, mentre la crisi energetica continua a preoccupare gli investitori
La Russia ha prorogato a sabato il termine per la ripresa dei flussi sul gasdotto Nord Stream, a causa di una perdita di olio in una turbina. La decisione ha coinciso con l’annuncio da parte dei ministri delle finanze del G7 di un tetto ai prezzi del petrolio russo.
Di conseguenza, i prezzi di riferimento della TTF del gas in Europa hanno aperto questa mattina con un aumento di oltre il 26%.
“Non possiamo avere fiducia nelle prospettive del gas naturale in Europa e questo è negativo per l’euro. È fortemente dipendente da Putin”, ha dichiarato Osamu Takashima, chief currency strategist di Citigroup (NYSE:C), in una dichiarazione riportata da Reuters.
Certo, i flussi attraverso il gasdotto Nord Stream erano già ridotti al 20% della capacità, ma eliminarli del tutto non fa che aggravare la carenza di gas che l’Europa dovrà affrontare nei prossimi mesi. Alcuni Paesi possono avere riserve sufficienti per superare l’inverno, ma gli stessi problemi si ripresenteranno l’anno prossimo, il che è molto preoccupante.
Si noti inoltre che i mercati azionari europei dovrebbero subire un forte calo secondo i mercati dei futures, il che potrebbe esercitare ulteriori pressioni sull’euro.
Inoltre, lunedì saranno pubblicate alcune statistiche economiche che potrebbero avere un impatto sull’euro dollaro, tra cui le nuove stime per il PMI dei servizi europei e le vendite al dettaglio dell’Eurozona.
Fonte:www.benzinga.com
