L’asset manager olandese ha realizzato un’analisi nella quale si affronta il tema della sostenibilità e circolarità nell’industria dell’abbigliamento
Ogni anno vengono prodotti circa 100 miliardi di capi di abbigliamento, 14 per ogni persona sul pianeta. Circa il 20% rimane invenduto, meno dell’1% viene riciclato in nuovi capi di abbigliamento e il settore è responsabile di circa il 2-8% delle emissioni globali di gas serra.
L’industria della moda, quindi, ha un forte impatto sociale e ambientale, determinando una situazione piuttosto critica.
Un cambiamento è necessario ormai da tempo e, secondo Sam Brasser, Trend Analyst di Robeco, il modo più efficace per limitare l’impatto della moda sull’ambiente sarebbe una riduzione in termini assoluti dei volumi di consumo. Ciò appare irrealistico da qui ai prossimi dieci anni, per questo motivo conviene focalizzarsi sui modi in cui l’industria sta diventando più sostenibile.
Robeco ritiene che il passaggio a modelli di business più sostenibili e circolari richieda l’adozione di passaporti digitali dei prodotti, riconosciuti a livello internazionale e in grado di registrare, elaborare e condividere per via elettronica le informazioni relative ai prodotti tra le aziende della filiera, le autorità e i consumatori.
Infine, anche se non esiste un modo semplice per ridurre la considerevole impronta ambientale della moda, la sostituzione di poliestere e cotone vergini con alternative riciclate rappresenterebbe un importante passo nella giusta direzione.
Secondo una ricerca dell’ente industriale Global Fashion Agenda, il riciclo dei tessuti potrebbe creare opportunità da 100 miliardi di dollari entro il 2030.
Robeco conclude l’analisi prevedendo nei prossimi anni ulteriori investimenti nelle infrastrutture necessarie per il riciclo dei materiali, con conseguente aumento della diffusione di diverse tecnologie di riciclo a ciclo chiuso e aperto, tra cui il riciclo meccanico da fibra a fibra, il riciclo rigenerativo della cellulosa, il riciclo rigenerativo di materiali sintetici, il riciclo termomeccanico di materiali sintetici e il riciclo rigenerativo misto.
Fonte:www.financialounge.com