E’ stato il sesto trimestre consecutivo di crescita in termini di redditività, e il miglior primo semestre degli ultimi dieci anni quello di UniCredit, che ha alzato la guidance per l’intero 2022 anche grazie al contesto favorevole per le banche dei tassi d’interesse
L’utile netto è stato di 1,5 miliardi di euro nel Q2 pari una crescita del 66% su base annua, con una generazione organica di capitale di 67 punti base e un un CET1 Ratio del 15,73 per cento.
Esclusa la Russia, i ricavi trimestrali netti si sono attestati a 4,4 miliardi, +12,5% su base annua, riflettendo “l’elevata redditività aggiustata per il rischio in tutte le aree geografiche”, spiega la banca in nota.
I proventi sono stati sostenuti dalla crescita del margine netto di interesse attestatosi a 2,3 miliardi (+11% a/a), e dalla diminuzione delle rettifiche su crediti che riflette la solida qualità dell’attivo. Bene anche le commissioni, +1,2% a/a, e la riduzione dei costi, -4,4% rispetto al secondo trimestre 2021.
L’esposizione verso la Russia, precisa Gae Aulenti, è stata complessivamente ridotta di circa 2,7 miliardi attraverso “azioni proattive e disciplinate, mentre i Risk Weighted Asset (“RWA”) della Russia sono stati ridotti di circa 2,7 miliardi.
In questo senso, la banca continua “a mantenere un progressivo approccio di de-risking”, dopo il tentativo fallito di vendere la divisione russa e le misure prese dal governo di Mosca sull’esposizioni delle banche estere nel Paese.
Le esposizioni deteriorate lorde (NPE) si sono attestate a 13,9 miliardi di euro e sono principalmente composte da inadempienze probabili che beneficeranno ulteriormente dell’accordo di partnership con Prelios in Italia, con NPE ratio netto che su base trimestrale è diminuito dell’1,5 per cento.
Fonte:www.euronews.com
