
I listini asiatici sono in calo questo martedì. Sale il prezzo del petrolio
Andamento negativo per i mercati dell’area Asia-Pacifico questo martedì, dopo il calo di Wall Street e l’aumento dei prezzi del petrolio.
In Giappone il Nikkei 225 è salito dello 0,16% alle 4:31 AM CEST.
Il KOSPI della Corea del Sud è sceso dello 0,30%.
In Australia l’ASX 200 è in salita dello 0,23%.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,01%.
In Cina, lo Shanghai Composite è in calo dello 0,49% mentre lo Shenzhen Component è in calo dello 0,38%. Yi Gang, Governatore della banca centrale cinese, si è impegnato a mantenere la politica monetaria necessaria alla ripresa del Paese dopo i lockdown.
L’S&P 500 è sceso dello 0,30%, il Nasdaq 100 è sceso dello 0,81%. Il rendimento dei Treasury USA si attesta al 3,19%.
Il greggio è salito oltre i 110 dollari al barile, mentre l’offerta si è mantenuta ridotta sostanzialmente per due motivi. La prima causa è legata alle mancate forniture russe in seguito alle sanzioni sulle esportazioni di petrolio russo, la seconda motivazione, invece, è determinata dai potenziali tagli alla produzione a causa di disordini politici segnalati da Libia e l’Ecuador.
Anche il prezzo dell’energia è salito. I leader del Gruppo dei Sette (G7) discuteranno dei mezzi per affrontare questo aumento e valuteranno la possibilità di imporre un tetto alle esportazioni russe di greggio e prodotti petroliferi, cercando di ridurre i danni alle economie.
Per Bloomberg, l’economia statunitense è destinata a rallentare l’anno prossimo e per tale motivo, secondo Lorraine Tan, direttice equity research di Morningstar, la Cina, dal momento che sta uscendo dalle restrizioni della pandemia, potrebbe fare da cuscinetto per l’economia mondiale.
Fonte:www.reuters.com