
Kkr ha espresso riserve sul piano di Telecom Italia di unire la propria rete, che è in parte di proprietà del fondo statunitense, con quella della rivale Open Fiber, secondo due fonti a conoscenza della questione
Tim il mese scorso ha iniziato colloqui formali con Cassa depositi e prestiti (Cdp) per il progetto di una rete unica, ma un’iniziale scadenza, indicata per il 30 aprile, per chiudere un accordo preliminare, è trascorsa senza un accordo. Cdp possiede il 10% di Tim e il 60% di Open Fiber.
L’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, la scorsa settimana ha comunque affermato di avere fiducia che un memorandum of understanding possa essere siglato a breve, anche nel giro di qualche giorno.
Ma le posizioni di Kkr stanno complicando i negoziati, dal momento che il fondo sta chiedendo garanzie sui ritorni economici di qualsiasi operazione sulla rete prima di dare il suo appoggio.
Kkr e Tim non hanno commentato.
Dopo aver respinto un approccio di acquisizione da parte di Kkr, Tim sta andando avanti con i piani per un riassetto del gruppo che prevede il superamento dell’integrazione verticale.
Secondo il piano, Tim rinuncerebbe al controllo della più grande rete di telecomunicazioni italiana a favore di Cdp, che diventerebbe così il principale azionista della cosiddetta rete unica con Open Fiber.
Fonte:www.euronews.com