
Le paure per un regime di stagflazione, unite al ciclo di inasprimento della Federal Reserve e a trimestrali tech sotto le previsioni, hanno spinto il Nasdaq a registrare il peggior mese dall’ottobre 2008 (-13,3%) entrando in fase di ‘bear market’ (-22% da inizio 2022), mentre lo S&P 500 ha perso l’8,8% nel mese con un -14% perso da gennaio
E con la Fed che nella riunione di martedì/mercoledì potrebbe decidere di dare il via al primo aumento dei tassi da 50 punti base per la prima volta dal 2000, il mese di maggio non sembra mostrare segnali per un’inversione di tendenza. I future indicano un avvio in rialzo per la prima seduta mensile (Nasdaq +90 punti), ma per Charlie Ripley, senior investment strategist di Allianz (ETR:ALVG) Investment Management, “gli investitori non si sentono a proprio agio con la politica monetaria”.
Per contrastare un’inflazione accelerata ai massimi dal dicembre 1981 (+8,5% a marzo a/a), la Fed ha paventato nelle sorse settimana anche la possibilità di aumentare il target dei Fed Funds dello 0,75%, possibilità che secondo Ellen Gaske, lead economist di PGIM Fixed Income, “si è calmato nei giorni scorsi”. Per il Fed rate monitor di Investing,com, i mercati prezzano quasi al 100% di probabilità un aumento dei fondi federali dello 0,5%.
Fonte:www.investing.com