Con la spinta dei mercati asiatici e in attesa della decisione della Fed, l’azionario europeo si avvia verso un’apertura in forte rialzo dopo i guadagni delle prime due sedute settimanali
Il FTSE MIB è indicato a +500 punti, il DAX a +255 punti, +111 punti per il CAC 40 e un rialzo di 67 punti per lo Euro Stoxx 50.
Forte reazione delle Borse asiatiche dopo il sell-off delle sessioni precedenti, sopratutto per quanto riguarda i titoli tecnologici. Il Nikkei 225 del Giappone è in rialzo dell’1,6%, l'{179|indice Hang Seng}} di Hong Kong è balzato al +8%, lo Shanghai Composite registra il +3,5% mentre il Shenzhen Component è in positivo del +4%.
Alle 20:00 CET di questa sera la Fed comunicherà la decisione di politica monetaria, dove è ampiamente previsto un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base.
“La confluenza degli eventi che portano a questo incontro mette i responsabili politici in una posizione molto poco invidiabile”, ha detto a Bloomberg il direttore esecutivo di Nomura Securities International Matt Rowe. “Si sta discutendo pubblicamente se si crea una recessione per spingere il numero fino al 2%, è davvero un errore politico?” ha aggiunto, in riferimento all’inflazione.
Attenzione anche alle nuove proiezioni economiche e alle indicazioni future dei membri stessi. “Osserveremo da vicino il dot plot della Fed, che prevediamo segnali cinque o sei aumenti dei tassi di interesse quest’anno, più delle proiezioni di dicembre ma in linea con le aspettative del mercato”, ha affermato Lauren Goodwin, stratega del portafoglio di New York Life Investments in una nota. “Un diagramma che proietta più aumenti sarebbe probabilmente un segnale da falco e potrebbe comportare un’inversione anticipata della curva dei rendimenti”.
Nell’Est Europa, Ucraina e Russia riprenderanno i colloqui per porre fine al conflitto tra i due paesi nel corso della giornata. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, ha twittato che i negoziati sono “difficili”, ma c’è spazio per un compromesso. Tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato la leadership ucraina di non essere “seria” nella risoluzione del conflitto, mentre Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sarà presente “con ogni probabilità” ad un summit dei 27 leader dell’Unione europea a Bruxelles il 24 marzo per discutere il conflitto in Ucraina, secondo quanto rivelato da un funzionario Ue.
In risposte alle sanzioni occidentali, la Russia ha comunicato di aver posto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il segretario di Stato Antony Blinken e altri alti funzionari su una “stop list” che ne vieta l’ingresso nel paese. I loro nomi – insieme a quelli del segretario della Difesa Lloyd Austin, del direttore della Cia William Burns, del consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan e altri – sono stati inclusi in una lista di 13 individui messi al bando da Mosca in risposta alle sanzioni imposte da Washington su funzionari russi. Tra i nomi citati figura anche quello dell’ex segretaria di Stato Hillary Clinton.
Dal punto di vista del credito, la Russia si trova davanti a 117 milioni di dollari di cedole obbligazione denominate in dollari in scadenza oggi. In caso di non pagamento dollari, si potrebbero oscurare le prospettive per gli altri $150 miliardi di obbligazioni in valuta estera detenute da Mosca.
Fonte:www.proiezionidiborsa.com