Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskij ha promesso che rimarrà a Kiev, mentre le sue truppe si scontrano con le forze russe che avanzano verso la capitale ucraina
La Russia ha lanciato ieri un’invasione con forze di terra, aeronautiche e navali, dopo la dichiarazione di guerra del presidente Vladimir Putin. Circa 100.000 persone hanno abbandonato le proprie abitazioni in seguito ad esplosioni e scontri nelle maggiori città del paese. Decine di persone sono rimaste uccise.
Funzionari statunitensi e ucraini ritengono che l’obiettivo della Russia sia conquistare Kiev e spodestare il governo, che Putin ritiene essere un fantoccio degli Stati Uniti. Le truppe russe hanno preso il controllo dei resti della centrale nucleare di Cernobyl’ vicino al confine con la Bielorussia, e avanzano verso Kiev seguendo la strada più breve dal confine nord.
“Secondo le informazioni in nostro possesso, ha segnalato me come obiettivo numero 1 e la mia famiglia come obiettivo numero 2.”, ha detto Zelenskij nel corso di un videomessaggio registrato mentre i combattimenti continuavano su diversi fronti. “Vogliono danneggiare politicamente l’Ucraina, distruggendone il capo di Stato”.
“Rimarrò nella capitale. Anche la mia famiglia è in Ucraina”.
Putin ha affermato che l’intervento della Russia è una “operazione militare speciale” volta ad impedire un genocidio portato avanti dal governo ucraino contro la popolazione russa, un’accusa che i governi occidentali hanno definito priva di fondamento. Putin ha anche parlato dell’Ucraina come di uno Stato illegittimo, il cui territorio appartiene storicamente alla Russia.
Fonte:www.euronews.com