Un’escalation militare al confine tra Russia e Ucraina porterebbe a pesanti sanzioni contro Mosca, con la conseguenza di far aumentare il prezzo del petrolio e l’inflazione: il commento di Kristina Hooper (Invesco) sulle possibili mosse della Fed
Mentre la diplomazia cerca di giocare tutte le sue carte per evitare un’escalation militare, i mercati seguono con apprensione ogni notizia proveniente dal confine tra Russia e Ucraina. Le Borse europee hanno reagito con forti ribassi nella prima seduta della settimana e l’avversione al rischio, senza una soluzione pacifica dei contrasti, è in crescita.
MERCATI IN TENSIONE
Grandi paesi europei come Germania e Italia sono altamente dipendenti dalle forniture russe di gas. Per questo il perdurare dell’incertezza rappresenta già di per sé un elemento fortemente destabilizzante per i mercati, non solo azionari. La corsa ai beni rifugio per eccellenza, come oro o franco svizzero, sembra essere l’opzione scelta dagli investitori.
Fonte:www.financialounge.com