Mercati a due velocità nell’Asia Pacifico dopo che la banca centrale cinese ha tagliato il tasso d’interesse di riferimento, il secondo intervento da inizio anno: il Nikkei è in rialzo dell’1,1%, l’Hang Seng corre al +3,2%, mentre Shanghai Composite perde lo 0,1%. Altrove, il KOSPI coreano guadagna lo 0,1%, mentre lo S&P/ASX 200 è sceso dello 0,19%
Dopo i tagli sui repo a 7 giorni nella scorsa settimana, la People’s Bank of China ha deciso di ridurre il tasso sui prestito a un anno (LPR) dal 3,8% al 3,7% e l’LPR a cinque anni dal 4,65% al 4,6%, un segnale della preoccupazione per il rallentamento della crescita del Paese (+4% a dicembre e +8,1% nel 2021).
Intanto, i rendimenti dei T-bond restano sui massimi biennali (ora all’1,85%) sulle aspettative di nuovi aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve già nella riunione del 16 marzo 2022. Inoltre, con la BCE che pubblicherà i verbali della riunione di dicembre, si attendono le decisioni delle banche centrali Norvegia, Turchia e Ucraina.
“Il mercato sta ora affrontando incertezza sia per quanto riguarda gli aumenti dei tassi che il bilancio”, hanno scritto in una nota gli analisti di Standard Chartered (LON:STAN). “Riteniamo pertanto che la recente volatilità possa continuare a breve termine”.
In Europa, i future indicano un avvio in positivo con i contratti sul Mib a +42 punti, Dax a +39 punti, Cac a +7 punti e Ftse 100 a +33 punti.
Fonte:www.benzinga.com