La Federal Reserve ha comunicato ieri sera che concluderà a marzo il programma pandemico di acquisti di bond e ha aperto la strada a tre aumenti di un quarto di punto percentuale dei tassi d’interesse entro la fine del 2022, con l’economia prossima alla piena occupazione e l’istituto centrale alle prese con un’impennata dell’inflazione
“L’economia non ha più bisogno di crescenti misure di sostegno di politica monetaria”, ha detto il presidente della Fed Jerome Powell durante una conferenza stampa nella quale ha evidenziato il contrasto tra le condizioni vicine alla depressione all’inizio della pandemia di coronavirus nel 2020 e l’attuale contesto economico, caratterizzato da prezzi e salari in crescita e da un rapido miglioramento del mercato del lavoro.
Il ritmo dell’inflazione è spiacevolmente alto, ha detto alla fine della due giorni di politica monetaria della Fed, e “ritengo che stiamo facendo rapidi progressi verso l’occupazione massima”, una combinazione di circostanze che ha convinto tutti i banchieri Fed, anche i più accomodanti, che è il momento di abbandonare le politiche pandemiche adottate due anni fa.
Lo scenario descritto dalla banca centrale nel nuovo comunicato di politica monetaria e le proiezioni economiche prevedono che la pandemia, nonostante la diffusione della variante Omicron, lascerà spazio a una serie di condizioni economiche particolarmente favorevoli – un “atterraggio morbido” nel quale l’inflazione calerà per lo più autonomamente, i tassi di interesse aumenteranno a un ritmo relativamente lento e il tasso di disoccupazione resterà ancorato a un livello del 3,5% per tre anni.
In base alle nuove proiezioni economiche, i banchieri centrali prevedono un’inflazione al 2,6% il prossimo anno, in rialzo rispetto al 2,2% proiettato a settembre, che però scenderà al 2,3% nel 2023 e al 2,1% nel 2024.
La disoccupazione è attesa in calo al 3,5% il prossimo anno, ben inferiore al livello considerato dalla Fed come sostenibile a lungo termine, per poi restare a quei livelli fino al 2024.
Come conseguenza della combinazione di prezzi in crescita e occupazione forte, la mediana delle previsioni Fed vede il tasso overnight aumentare dall’attuale livello vicino allo zero allo 0,90% entro la fine del 2022. Ciò darebbe inizio a un ciclo di strette che vedrebbe il tasso salire all’1,6% nel 2023 e al 2,1% nel 2024.
Fonte:www.financialounge.com