Si tratta delle decisioni politiche, del miglioramento della competitività dei costi delle energie rinnovabili, e degli ingenti investimenti previsti: Invesco guarda con attenzione soprattutto ai settori delle utility e dell’energia
Il tema del momento, che riguarda però il futuro di tutto il pianeta, è quello dell’energia pulita. Se n’è parlato al G20 di Roma ed è stato al centro del dibattito alla COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021. Ma come definire l’energia pulita? “Innanzitutto significa decarbonizzazione e parte dalle attività che contribuiscono – o che traggono vantaggio – da una transizione verso l’uso di fonti energetiche che comportano minori emissioni di carbonio e che prevengono l’inquinamento”, fanno sapere gli esperti di Invesco.
Si tratta di un articolato processo di transizione energetica che include molte tecnologie e soluzioni che sono ricavate da fonti naturali e che permettono di produrre energia rinnovabile. Non solo l’energia eolica o solare ma anche la rimozione dei gas serra dall’aria e la cattura di carbonio o del metano. Al contrario sono esclusi il nucleare, il cosiddetto “carbone pulito”, il gas naturale e pure i passati utilizzi di CO2, come il “recupero di petrolio potenziato”, poiché continuano a basarsi sui combustibili fossili tradizionali.
Fonte:www.financialounge.com