L’ex ministro degli Esteri giapponese Fumio Kishida ha vinto la corsa per la leadership del Partito Liberal Democratico (Ldp), una vittoria che gli assicurerà in linea teorica tra pochi giorni il ruolo di primo ministro al posto di Yoshihide Suga
Kishida gode solamente di una modesta popolarità e ha un’immagine piuttosto dimessa, pertanto la sua vittoria potrebbe creare problemi al partito nelle elezioni che si terranno tra qualche settimana.
Kishida ha battuto l’ex ministro della Difesa e degli Esteri Taro Kono, considerato un deciso anticonformista, al secondo ballottaggio. Le due sfidanti donne, Sanae Takaichi, 60 anni, e Seiko Noda, 61, hanno lasciato dopo il primo round.
Il vincitore delle primarie che succederà al premier Suga, che gode di scarsa popolarità e non punta alla rielezione dopo solo un anno al governo, è quasi certo di diventare primo ministro a causa della maggioranza detenuta dal partito nella camera bassa del Parlamento.
Kishida deve indire le elezioni entro il 28 novembre e si ritroverà a dover ricostruire un’economia traballante a causa della pandemia di Covid-19, ma grazie allo stile che lo caratterizza e che si basa sul metodo del consenso, potrà consolidare il potere nel sedizioso partito al governo.
È improbabile che la vittoria di Kishida porti a un deciso mutamento delle politiche, in un contesto in cui il Giappone tenta di far fronte a una Cina molto risoluta e rinvigorire un’economia duramente colpita dalla pandemia, con il neo-eletto alla successione dell’attuale premier che sottolinea la necessità di focalizzarsi sulla riduzione delle disparità di reddito.
Fonte:www.investing.com