Grande attesa per le decisioni della Banca centrale europea e soprattutto per le parole di Christine Lagarde. Secondo Paul Diggle,di Aberdeen Standard Investments, la politica monetaria non subirà modifiche sostanziali
La riunione della BCE di oggi (giovedì 10 giugno), e soprattutto la conferenza stampa della presidente Christine Lagarde a seguire, sarà monitorata con grande attenzione da mercato e investitori, che peseranno ogni parola e anche ogni sfumatura per capire se si stia avvicinando o meno una fine anticipata o una riduzione del PEPP, il Pandemic Emergency Purchasing Programme da 1.850 miliardi di euro di acquisti di titoli, che dovrebbe durare almeno fino a marzo del 2022. Paul Diggle, vice capo economista di Aberdeen Standard Investments, sottolinea in un commento che la tesi a favore della riduzione degli acquisti di titoli si basa sul rafforzamento della ripresa economica europea grazie all’avanzare delle campagne vaccinali e alla riapertura di molte attività dopo mesi di lockdown, mentre la tesi a favore del mantenimento degli acquisti al ritmo attuale punta invece sul fatto che eventuali riduzioni dello stimolo rischiano di innescare un sell-off del mercato e magari mandare in stallo la nascente ripresa delle economie.
Fonte:www.investing.com