Gli investitori hanno accumulato scommesse contro il dollaro, ma sono sempre più nervosi riguardo al fatto che “l’inizio della fine” dell’enorme stimolo monetario sia vicino
Il dollaro si aggrappa al recente contenuto rimbalzo, con gli operatori che guardano ai prossimi dati sull’inflazione Usa e alla riunione della Banca centrale europea per misurare il ritmo della ripresa globale e il pensiero di Francoforte sulla tempistica del ritiro degli stimoli.
Con l’aumento dei tassi di interesse che potrebbe porre fine a 15 mesi di trend negativo per il biglietto verde.
Alcuni analisti ritengono che il tapering potrebbe arrivare prima del previsto, e il dollaro ripartire, se l’inflazione statunitense, nei dati di domani, corresse più dello 0,4% mensile che gli economisti si aspettano. Per la Bce, l’attenzione è su eventuali segni di un imminente rallentamento del suo programma di acquisto di obbligazioni.
In attesa degli eventi, la volatilita’ e’ ai minimi da febbraio 2020, stando al Currency Volatility Index di Deutsche Bank (DE:DBKGn).
L’euro e’ stabile intorno a 1,2179 dollari, mentre il dollaro si mantiene a 109,47 yen.
Anche la sterlina è in stallo, tra i timori che l’aumento dei casi della variante Delta del coronavirus in Gran Bretagna possa ritardare i piani di riapertura delle imprese previsti per il 21 giugno.
Fonte:www.investing.com